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Artigiane Kichwa: faber est suae unusquisque fortunae

AMERICA LATINA:

ARTIGIANE KICHWA IN ECUADOR

FABER EST SUAE UNUSQUISQUE FORTUNAE “Se le donne abbassassero le braccia, il cielo cadrebbe”. È riflettendo su questa massima africana che Artaban Onlus ha deciso di valorizzare sempre più il ruolo essenziale delle donne nei Paesi in via di sviluppo: dalla pianificazione delle nascite all’istruzione dei figli e soprattutto delle figlie, all’eradicazione di riti brutali come le mutilazioni degli organi genitali femminili o dei matrimoni precoci, fino al concorso della loro economia famigliare. Un riconoscimento che non dovrebbe essere relegato soltanto all’8 marzo, ma quotidianamente. Pertanto, Artaban Onlus si sta via via orientando verso progetti di autodeterminazione e di autosufficienza femminile, con la certezza che ciò provocherà una sostanziale e durevole ricaduta a favore dei rispettivi gruppi famigliari.

Questa convinzione ha indotto Artaban Onlus ad andare in aiuto di “Warmi Wankurina”, un gruppo di 35 donne di Puyupunku – al confine dell’Ecuador con la Colombia – che vivono in situazione di estrema povertà, con difficile accesso ai servizi essenziali e in un territorio contaminato da prodotti tossici, scarti dei processi di estrazione petrolifera.

Per trovare una valida alternativa alla loro situazione, allo scopo di incrementare il proprio reddito e per garantire un futuro migliore ai figli, hanno deciso di aggregarsi e di produrre oggettistica artigianale in ceramica, balsa e canna di bambù, e pure tessuti e gioielli. Grazie a fondi del 5 per mille e ad un contributo di Intesa Sanpaolo, Artaban Onlus ha finanziato il progetto “Artigianato Kichwa”, con l’acquisto integrale di attrezzature e materiali: torni, trapani elettrici, scalpelli, seghetti, colori, aerografi e così via. Per agevolarle ad entrare in competizione sul mercato, Artaban ha poi finanziato corsi di formazione artistica, coinvolgendovi anche una quarantina di bambini e adolescenti della comunità. In più, ha contribuito alle migliorie al fabbricato che ospita il laboratorio artigianale, dotandolo di vetrine, banchi espositivi, luci, servizi igienici, ecc. in modo da renderlo anche sede espositiva e punto vendita turistico.

“Il progetto Artigianato Kichwa – ha sottolineato Giori Ferrazzi, delegato di Artaban e responsabile di Terre des hommes Italia in Ecuador e Nicaragua – ha ottime possibilità di un successo duraturo, in quanto nasce da una richiesta che arriva direttamente dal territorio, e riteniamo che offrire un aiuto alle donne di Warmi Wankurina, oltre a fornire loro strumenti concreti per crescere e migliorare le condizioni della loro comunità, possa rappresentare un forte stimolo anche per comunità vicine”.

Questa iniziativa fa seguito al finanziamento, sempre da parte di Artaban Onlus, del progetto “Lana andina” che – con il supporto di Tdh-Italia – meccanizzò il lavoro di tosatura e filatura della lana prodotta da piccole greggi delle donne di Cachi Alto, sino a quel momento effettuate a mano. Con il risultato concreto di produrre maggiori entrate per ogni famiglia, anche grazie ad accorti reinvestimenti in ulteriori pecore e montoni.

Sono prove concrete che dimostrano come aiutarli a casa loro sia non solo possibile, ma redditizio, sia in America Latina che in Africa. Senza illusori progetti faraonici, calati dall’alto, ma stimolando e finanziando iniziative proposte dagli stessi protagonisti locali.